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Attività del Bacino Padova 4

All’interno del territorio Consorziale la Legge regionale n. 33 del 16 aprile 1985 prevedeva la realizzazione di un impianto di compostaggio per la frazione umida e la frazione verde dei rifiuti solidi urbani. L’iter seguito dal progetto dell’impianto ha vissuto vicissitudini varie e travagliate fino ad arrivare, a metà del 1998; allo spostamento dei finanziamenti per la sua realizzazione ad altri impianti. Parallelamente la Regione ha stanziato dei finanziamenti al Bacino Padova 4 allo scopo di promuovere la raccolta differenziata spinta nel suo territorio che, di conseguenza, non possedeva nessun impianto per il trattamento dei rifiuti. L’Ente di Bacino si è mosso ,quindi, verso la sensibilizzazione e l’incentivo ai vari Comuni per passare dal sistema di raccolta tradizionale ad un sistema di raccolta che prevedesse la separazione a monte dell’umido dal secco ed, in alcuni casi, anche della separazione a monte della frazione riciclabile del rifiuto secco.

Il sistema di raccolta degli RSU maggiormente diffuso all’interno del Bacino in quella data era quello a "cassonetto" associato alle campane per i materiali riciclabili mentre soltanto nel comune di Legnaro e, da pochissimo tempo nel comune di Maserà di Padova, si attuava il sistema di raccolta differenziata spinta definita raccolta ‘porta a porta’. Gli RSU prodotti venivano smaltiti quasi esclusivamente nella discarica "tattica" regionale di S. Urbano d’Este.