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Compostaggio domestico

Circa il 30-35% dei rifiuti solidi urbani sono di origine organica, identificabile genericamente in due frazioni:
• una verde (erba, foglie, residui di potature, ecc.) 
• l'altra umida (scarti alimentari quali frutta, verdura, carne, pasta, ecc.)

Per rispettare i cicli naturali della materia la destinazione di questi rifiuti non deve essere l'accumulo nelle discariche ma la loro decomposizione e trasformazione in humus, che poi ritorna nel terreno. La tecnica che consente di controllare i processi decompositivi dei rifiuti organici è il compostaggio.
Per poter compostare i rifiuti organici è indispensabile separarli, già in casa, dagli altri rifiuti.

Il compostaggio può essere realizzato:
• collettivamente in grandi impianti appositamente attrezzati e adibiti al trattamento giornaliero di notevoli quantità di materiale 
• in ambito domestico, per smaltire autonomamente i rifiuti organici familiari. 
La prima soluzione è applicabile se viene attuata la raccolta differenziata dei rifiuti solidi organici
La seconda soluzione è realizzabile da ogni nucleo familiare che disponga o di uno spazio libero (giardino, orto) dove porre il cumulo o di una compostiera.


Materiali da usare:

I materiali da utilizzare per il compostaggio sono i rifiuti organici più facilmente deperibili e degradabili rappresentati da:
• scarti alimentari di cucina (frutta e verdura, ossa, gusci di noci e uova, fondi di caffè e tè, tovagliolini di carta), 
• scarti del giardino e dell'orto (foglie, erba, rametti ben sminuzzati di dimensioni inferiori ai 5 cm).

Con cautela si possono impiegare inoltre i seguenti rifiuti:
• carne e pesce, che pur essendo dei materiali degradabili, possono attirare animali indesiderati, come topi e insetti, in particolare se si opera con poca attenzione; 
• pane, pasta, dolciumi, per i quali vale l'avvertenza precedente; 
• foglie coriacee a lenta degradazione (come quelle di lauro e di magnolia e aghi di conifere) da aggiungere preferibilmente in quantità limitate e comunque in cumuli con prevalenza di scarti umidi di cucina o meglio da abbinare a materiale con buon contenuto di azoto, come ad esempio la pollina;
• bucce di agrumi, che essendo di lenta degradazione vanno aggiunte con parsimonia; 
• parti di piante affette da malattie in quanto solitamente l'innalzamento della temperatura del cumulo porta alla distruzione dei patogeni. 
Non si possono invece utilizzare vetro, polistirolo, pile, farmaci, carta e cartoni, metalli, oggetti in plastica, laterizi e calcinacci, tessuti e indumenti.


Dove e Come
:

Per ottenere buoni risultati dal compostaggio occorre valutare con attenzione la scelta del luogo in cui fare il compostaggio tenendo conto di queste indicazioni:
• deve essere disponibile un'area di 3-20 metri quadrati a secondo della modalità operativa scelta; 
• il cumulo non deve infastidire i confinanti, comunque è bene ricordare al vicino che non si tratta di un'attività molesta o fastidiosa, qualora sia ben condotta; 
• il cumulo va collocato preferibilmente all'ombra di un albero a foglie caduche, che non permette l'eccessivo essiccamento del periodo estivo, mentre in inverno lascia penetrare i raggi del sole, favorendo l'attività biologica; 
• i materiali grossolani vanno preventivamente sminuzzati a dimensioni inferiori ai 5 cm. usando appositi biotrituratori.

E' necessario inoltre mescolare in maniera corretta i rifiuti organici più umidi (rifiuti di cucina, erba ecc.) con quelli meno umidi (rametti, legno foglie) in modo da conseguire tre obiettivi importanti:
• consentire un apporto nutritivo equilibrato per i microrganismi responsabili della degradazione, in particolare un giusto rapporto C/N (carbonio/azoto); 
• raggiungere l'umidità ottimale (>45%); 
• avere un'adeguata porosità che garantisce l'ossigenazione interna della massa, trattandosi di degradazione aerobica. 
Indicativamente si deve avere una prevalenza degli scarti umidi, con un rapporto di 2-3 a 1 fra umidi e secchi.

Una miscela ben composta permette anche di conseguire i seguenti risultati:
• un corretto arieggiamento della massa formata, grazie, in particolare, alla presenza del materiale strutturato (rametti, trucioli, ecc.); 
• un contenuto ideale di umidità, che comunque tende a variare durante il processo per evaporazione o con l'apporto delle piogge. 

Esiste un metodo empirico per capire se il contenuto di umidità è ideale.Si prende dal cumulo un campione con una mano e si stringe: qualora il palmo della mano rimanga asciutto, è necessario aggiungere acqua; se il palmo si inumidisce il contenuto di umidità è giusto; se sgrondano delle goccioline, il contenuto di acqua è eccessivo. In questo caso, per evitare fermentazioni maleodoranti è bene aggiungere al cumulo materiale secco, per ristabilire la giusta sofficità e porosità.
Il cumulo va rivoltato tre o quattro volte a distanza di 3 - 4 settimane da una volta all'altra, allo scopo di ossigenare la massa e di riportare gli strati esterni, meno degradati, all'interno permettendo una decomposizione uniforme di tutto il materiale presente.


Metodi ed Impiego
:

Per quanto riguarda i metodi di compostaggio, quelli più utilizzati sono il cumulo aperto, il cumulo entro compostiera e la buca o trincea.

In cumulo aperto
E' il sistema più semplice, ricorda la letamaia o "massa" fatta dagli agricoltori.
Consiste nell'accumulare lo scarto organico, con le avvertenze sopraddette, sopra a un fondo creato intrecciando alcuni rami per favorire l'arieggiamento avendo l'accortezza di formare un cumulo con dimensioni minime di 1-1,50 m come base e 1 m come altezza (tali misure consentono alla massa di conservare una temperatura sufficiente per l'attività microbica), protetto per evitare l'accesso di animali, ad esempio con reti.
Inoltre è utile prevedere un'area, meglio se non accessibile a cani e gatti, oppure in cassone in cui stoccare il materiale in attesa di averne una quantità sufficiente.

Cumulo in compostiera
La compostiera è un contenitore atto ad ospitare il cumulo dei rifiuti organici, che solitamente ha forme varie (esagonale, cilindrico, troncoconico) e capienze altrettanto varie (da 200 a oltre mille litri). Può essere costruito in maniera autonoma oppure acquistata. Le compostiere solitamente sono dotate di sportelli, nella parte superiore per introdurre il rifiuto e nella parte inferiore per togliere il rifiuto già pronto e maturo.
Prima di iniziare si consiglia di creare una base con un intreccio di rami, assai importante per le compostiere non dotate del fondo.

In buca o in trincea
Si tratta di scavare una fossa ove porre il rifiuto organico distanziandolo bene dalle pareti e dalla base foderando le pareti con bancali in legno oppure con frasche. Sul fondo inoltre devono essere previsti dei fori di drenaggio.
Le operazioni richieste sono simili a quelle per il compostaggio in cumulo all'aperto.
Questo sistema ha il vantaggio di essere economico e di permettere di nascondere i rifiuti.
Gli inconvenienti del compostaggio in buca o in trincea sono i seguenti:
• durante le piogge persistenti si rischia un accumulo eccessivo di acqua; 
• permane il rischio di un'insufficiente scambio di aria all'interno del cumulo; 
i rivoltamenti non sono semplici come con il cumulo all'aperto.

Dopo 7-8 mesi, terminata la decomposizione per ottenere il compost, si deve setacciare il materiale con una rete a maglie di alcuni cm. per separare pietre, frammenti di plastica e di vetro, pezzi grossolani non ancora fermentati. Il compost di buona qualità si presenta di colore bruno scuro, leggermente umido, con gradevole odore di terriccio di bosco.
Il compost è un ottima fonte di sostanza organica per il terreno aumentandone la fertilità in quanto ne migliora i caratteri fisici, chimici e biologici.
Il compost ottenuto può pertanto essere impiegato nel giardino, nell'orto e nei vasi.